lunedì 24 novembre 2025
COP30 o FLOP30?
La Chiesa dovrebbe cercare di trovare il consenso delle anime della gente piuttosto che quello della politica e del business...
Spero che Papa Leone faccia attenzione alle differenze che ci sono tra le vere crisi ed emergenze planetarie e la fantomatica crisi climatica usata o forse abusata dalla politica e dalla finanza.
venerdì 7 novembre 2025
L'arte dell'UE di procrastinare per continuare il business
venerdì 7 marzo 2025
Rearm Europe o AGW quando l'allarmismo è utilizzato per farci digerire sacrifici di spesa
Senza entrare troppo nei tecnicismi geopolitici per il conflitto ucraino-russo e scientifici per quello che riguarda la tesi del Riscaldamento Globale Antropogenico (AGW) voglio evidenziare come il motore che muove queste scelte utilizzato per farci digerire il boccone amaro del surplus di spesa pubblica che gli stati nazionali devono o dovranno sostenere è l'allarmismo, che esso sia un allarmismo che paventi minacce di future guerre o invasioni russe o un allarmismo di un pianeta sempre più caldo dovuto alle emissioni antropiche di CO2.
Purtroppo l'Europa sembra non aver imparato nulla dalle sciagurate e nefaste scelte finanziarie sospinte dall'allarmismo climatico dagli anni 90 ad oggi con le conseguenze che si stanno palesando nella nostra già precaria situazione socio-economica attuale.
E così la Von Der Leyen con la Rearm Europe ancora una volta utilizza questo strumento soffiando sul fuoco dell'allarmismo di guerra con scenari che facciano percepire come indispensabili i sacrifici che inevitabilmente dovremo sostenere per i nuovi piani di investimenti in arsenali bellici.
Gianni Pettinari
7 marzo 2025
venerdì 2 febbraio 2024
Stellantis cadenti
E soprattutto è ora di concentrarci sulle vere emergenze planetarie come l'inquinamento, le disuguaglianze sociali e alimentari, le guerre, i dissesti idrogeologici, la deforestazione, la cementificazione selvaggio e lasciar perdere la CO2 che non è un gas inquinante ma un elemento fondamentale per la vita sul nostro pianeta.
Pettinari Gianni
mercoledì 13 dicembre 2023
IL CARROZZONE MEDIATICO DELLA COP 28
Si è chiuso il carrozzone mediatico della Cop28 con tanta enfasi ma ZERO fatti concreti e logicamente non poteva essere che così.
Nella bozza finale non compare la dicitura "phase-out", cioè eliminazione graduale dei combustibili fossili, che era presente in una bozza precedente, ma soltanto i soliti generici riferimenti ad una transizione graduale con l'abbandono di tali fonti per il 2050 e ipotetici impegni a tagli delle emissioni (come, quando e perché?).
Statene certi tutti si dichiareranno soddisfatti, parleranno di accordo storico, di impegni importanti, di responsabilità climatica e così via. Ma concretamente cosa cambia? Cosa si vorrebbe cambiare? Nulla! L'importante è essere ambigui, ipotizzare politiche sui generis basate su allarmismi climatici perché la politica e la finanza hanno bisogno di ambiguità per poter alimentare questo enorme business climatico.
Tutto ben pianificato nel nome delle transizione energetica che è diventata il mantra dell'occidente che vorrebbe continuare ad essere il traino finanziario mondiale, transizione che servirà a far digerire i tanti aggravi di costi cui saranno colpiti i cittadini chiamati a sacrificarsi per quello che è "buono e giusto" nella nuova folle religione climatica.
Per finire vorrei spiegare perché all'inizio di questo articolo ho parlato di "logicamente non poteva esser che così". Innanzitutto perché tutti sanno che allo stato attuale non è lontanamente pensabile abbandonare le fonti fossili che sono la principale fonte di energia mondiale e soprattutto perché ridurle drasticamente significherebbe ridurre in povertà intere nazioni e soprattutto significherebbe impedire la crescita a tutti quegli stati che vorrebbero crescere per arrivare almeno a condizioni di vita accettabili.
Il secondo aspetto è di natura scientifica, ormai il "dogma" dell'IPCC secondo il quale la sola CO2 di origine antropica sarebbe causa dell'attuale aumento delle temperature è messo sempre più in discussione e nella comunità scientifica ci sono sempre più scienziati, ricercatori e accademici che si dicono scettici sulla teoria AGW ( Anthropogenic Global Warming) e per questo molti ritengono folle stanziare un'enormità di fondi per un emergenza presunta, mentre ci sono tante emergenze vere e drammatiche che andrebbero affrontate subito con ingenti risorse, come le disuguaglianze socio-economiche, le guerre, i dissesti idrogeologici, l'inquinamento, emergenze sanitarie e così via.
Parlare di cambiamenti climatici equivale dire tutto ed il contrario di tutto, per il semplice motivo che non esiste un clima che NON cambia, il clima cambia sul nostro pianeta da milioni di anni e sempre cambierà e l'uomo si adatterà ad esso come sempre ha fatto, Cop o non Cop...
(Gianni Pettinari)
venerdì 14 giugno 2013
4 miliardi per non aumentare l'Iva: ecco la soluzione di buon senso
La sua tesi ovviamente non fa una piega, nel senso che per evitare l'aumento dell'iva di un punto dal 21 al 22% occorrono trovare risorse per 4 miliardi di euro per una decisione presa dal precedente governo.
E questo è il punto, Monti è stato continuamente attaccato da destra a manca per aver fatto delle politiche puramente matematiche come appunto l'aumento dell'iva senza una vera visione programmatica rivolta al futuro ed ora che la destra e la manca sono al governo cosa fanno? Niente.... non possono fare niente.... non possono decidere di bloccare l'aumento dell'iva perchè già deciso dal precedente governo... O mio Dio, svegliatevi, se fino a pochi mesi fa si criticava l'operato di Monti sventolando di avere in tasca le soluzioni magiche per risolvere i problemi ora dite qual erano queste soluzioni!
Nel mio piccolo una soluzione per trovare questi agognati 4 miliardi l'avrei, ma forse sarebbe troppo semplice e scontenterebbe qualche lobbista di stato che sta sguazzando nel mare dei finanziamenti pubblici. Sto parlando degli incentivi annuali al settore del fotovoltaico, e basterebbe tagliare di 4 miliardi (degli oltre 8 annuali) questi inutili e dannosi incentivi e lasciare l'aliquota iva al 21%. Questa si sarebbe una soluzione facile e di buon senso. Da una parte i contribuenti risparmieranno sulle bollette dove pesano irrimediabilmente questi incentivi e dall'altra si eviterebbe un ulteriore collasso dei consumi.
Sicuramente una soluzione semplice e di buon senso, ma i nostri politici sono sempre molto abili a trovare compromessi e strade più difficili e onerose... per i cittadini.




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