martedì 13 ottobre 2009

Un nobel che fa curriculum

Ho cercato di leggere e rileggere la motivazione con la quale gli accademici norvegesi hanno premiato Barak Obama con il nobel per la pace, ma purtroppo non sono riuscito a trovare delle motivazioni descritte al passato ma solo presunti meriti che si realizzeranno in futuro, un vero e proprio nobel alla speranza.
Prendo atto della chiaroveggenza di questi luminari, ma ha noi comuni mortali risulta poco chiara questa premiazione credendo che per essere insigniti di tale onorificenza bisognava perlomeno aver fatto qualcosa...
Magari fra qualche anno noi tutti staremo ad elogiare i risultati della politica di Obama con risultati sorprendenti come il disarmo nucleare completato, i nuovi rapporti di amicizia tra Israele e Iran, la Cina diventata grande nazione democratica e così via; ma per ora questa resta fantapolitik e trovo strano premiare un capo di stato perchè in 9 mesi ha parlato e promesso tantissimo tanto da inaugurare una nuova stagione politica, quella della campagna elettorale globale... che ha nel nobel la materializzazione dei primi voti conseguiti.
Comunque dopo il nobel del 2007 all'IPCC e ad Al Gore non ci possiamo sorprendere più di nulla, ormai anche i nobel vengono strumentalizzati a seconda degli usi e delle necessità, inoltre rappresenta uno di quei strumenti utilissimi per indirizzare le "idee e i gusti" dell'opinione pubblica... in fondo un bel nobel nel curriculum secondo il vocabolario del politically correct non si nega a nessuno.

Nessun commento: