martedì 15 dicembre 2009

Le grida allarmistiche della compagnia del carbonio

Ieri si è sfiorato il fallimento totale del summit di CO2penaghen, con l'abbandono temporaneo dal tavolo delle trattative delle nazioni africane e puntualmente si sono levate alte le grida allarmistiche della compagnia del carbonio.
Si sono diffusi nel tam tam mediatico gli appelli con parole che sembravano presagire un vero e proprio attacco terroristico. "Se il vertice fallirà sarà una catastrofe..." "Sarà la fine del mondo..." "Ci saranno tragedie inevitabili..." "Andremo verso il collasso planetario..." e così via dicendo in questo delirio carbonico.
Ma quali sono i rischi che si aggiungeranno alla già bistrattata nostra terra e nostra società se il vertice fallirà?
La risposta è zero. Questa tesi sembrerà qualunquista e magari tacciata per negazionista (termine molto in voga tra gli ecological chic) ma scientificamente ineccepibile. Infatti per quanto ci vogliano far credere è ancora scientificamente impossibile stabilire il nesso tra cambiamenti climatici e gas serra e anzi ormai importanti climatologi (come per esempio Roger Pielke) si stanno allineando su posizioni che indicano le attività umane come influenti nel cambiamento del clima.
L'unico vero cambiamento che si avrà in caso di insuccesso del vertice non sarà di natura climatica ma bensì economica. Le lobbies della green economy dovranno rivedere le loro strategie e rinunciare al fiorente mercato speculativo delle quote di CO2.
Si capisce perciò il grido disperato di chi vede in questo mercato la soluzione altruistica per risolvere finanziariamente la crisi e le ingiustizie del mondo. Basti pensare agli investimenti che si fanno per accapparrasi fette di questo mercato con operazioni di marketing ben pianificate. Ultimo esempio l'hanno avuto ieri i navigatori della rete trovando nella home page del colosso Google un servizio denominato testualmente "Novità: scopri l'impatto dei cambiamenti climatici su Google Earth" un link che riportava ad una pagina con alcuni appelli dei componenti della Compagnia del Carbonio, tra i quali spiccavano Al Gore, Steave Schneider, Ted Danson e il governatore Scwarzenegger.
Ora provate ad immaginare quanto avranno speso per una simile pubblicità planetaria sul motore di ricerca più diffuso al mondo, e chiedetevi se sia possibile che un simile investimento sia solamente mosso da uno spirito altruistico e di generosità nei confronti di tutti noi o invece ci siano dietro altri interessi ben più spassionati...
Mi fermo qui e mi limito a dire che il vero successo per la nostra terra dipenderà paradossalmente proprio dall'insuccesso del vertice di CO2penaghen in quanto finalmente qualcuno comincerà a pensare seriamente ai problemi che attanagliano il nostro creato ad iniziare dalla fame nel mondo, le disuguaglianze sociali, l'inquinamento ambientale e così via elencando.

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