giovedì 10 dicembre 2009

Non bisogna confondere l'ambiente con il clima

Mamma mia che confusione!
Ascoltando in questi giorni i tg o leggendo i quotidiani ambiente e clima vengono continuamente equiparati e sovrapposti come se si trattassero di 2 entità simili.
In realtà ambiente e clima sono 2 concetti ben diversi, il primo è il creato che ci è stato donato e dove ci troviamo a vivere, il clima è un concetto per descrivere il mutare delle condizioni causato da eventi naturali (freddo, caldo, vento, pioggia ecc. ecc.).
Naturalmente questa sovrapposizione viene creata ad hoc per dare visibilità al vertice di CO2penhagen, ed assuefare le menti dei fruitori passivi di questi mass media.
E' assolutamente ovvio, non essendo masochisti, che ognuno di noi vuol salvaguardare l'ambiente dove abbiamo la fortuna di vivere ed è normale che il dovere di ognuno è quello di tutelare questa enorme ricchezza che abbiamo.
Quello che invece non è assolutamente ovvio (anche se ce lo vogliono far credere...) sono i mutamenti del clima. Il clima è in perenne evoluzione e cambiamento, e fin qui tutti sono d'accordo, ma far credere che l'uomo possa influenzarne il suo corso è una enorme bufala!
Nonostante tutti i titoloni strillati , i premi nobel, le ricerche, gli orsi e i pinguini, non è scientificamente provato e dimostrabile che l'aumento delle temperature dell'ultimo trentennio sia stato causato dall'uomo e dalla sue emissioni.
Il recente scandalo del climategate che da noi (sigh!) non ha avuto la giusta rilevanza mediatica, è la prova di come si possano manipolare dei dati per darlo in pasto per l'uso e il consumo alla politica e alle lobbies della nuova e potente green economy.
Purtroppo questo nuovo e fiorente mercato darà nei prossimi anni fatturati  pari a centinaia di miliardi di dollari  ed è chiaro che a queste enormi cifre corispondano equivalenti enormi interessi...
Ormai questa economia parallela si sta organizzando con tanto di organismi che gestiscono questi emission trading, vere e proprie borse (la prima è stata la Chicago Climate Exchange), speculatori che riporteranno in auge quegli strumenti finanziari speculativi che la crisi degli ultimi 2 anni sembrava aver sepolto, miliardari della CO2 che decidono (loro si...) il bello e il cattivo tempo dell'economia mondiale.
Speriamo che la scienza riesca a sgonfiare questa enorme bolla speculativa che si sta formando e ne eviti lo scoppio, che questa volta potrebbe essere letale per la nostra già dissestata economia.

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