martedì 19 aprile 2011

Processo nucleare breve

Con l'emendamento presentato oggi al DL Omnibus, il governo fa un incredibile e repentino dietrofront nella lenta e breve marcia verso il rientro nel nucleare civile qui in Italia.
Pazienza, ce ne faremo una ragione e come sempre andremo avanti.
E' evidente (come lo è sempre stato) che al governo Italiano (a questo come a tutti i precedenti) non gliene freghi un tubo della programmazione energetica, ma è più interessato alla pianificazione presente con una attenzione quasi spasmodica al consenso, non per cercare soluzioni responsabili e percorribili per la gente, ma soluzioni populistiche per cercare di continuare a governare (chi e cosa?), e oggi con il voto amministrativo e i referendum alle porte questa evidenza diviene quasi una certezza.
Poco importa se fra 20 o 30 anni saranno in nostri figli a pagare dazio delle scelte di oggi, l'importante per chi deve decidere in Italia è avere il consenso subito...
Poveri noi, povera Italia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo perfettamente, ma aggiungo però che Berlusconi del consenso in se e per se non se ne fa nulla; il suo consenso è sempre finalizzato all'ottenimento dell'impunità; in tal caso ad esempio grazie a tale provvedimento riuscirà presumibilmente a mandare a monte il più sentito dei quesiti referendari (relativo al nucleare), mandando senz'altro anche a monte il quesito che più direttamente gli interessa, ossia quello relativo al legittimo impedimento.