giovedì 22 aprile 2010

Morte di un partito mai nato

Oggi 22 aprile 2010 lo scontro tra Berlusconi e Fini ha segnato la definitiva rottura di un partito nato da una sommatoria di numeri più che da un insieme di idee.
Come già avevo avuto modo di scrivere, è la logica fine di un partito nato per esigenze puramente algebriche e matematiche più che da una chiara volontà di costruire un progetto comune.
D'altronde chi era così ingenuo da pensare che per formare un partito bastava fare un annuncio da un predellino di un auto? Suvvia facciamo i seri e non diciamo fesserie, il partitone è servito solamente per dare una parvenza verosimile a questo bipolarismo farlocco che abbiamo in Italia, creato con una legge elettorale disastrosa più che dal vero sentire della gente italiana.
Fino ad ora era riuscito a reggere solo per la forza indiscussa del suo leader Berlusconi, ma i nodi vengono sempre al pettine, e li Fini proprio non è riuscito a passare e il capello si è inesorabilmente spezzato.
Comunque penso che questo scontro sarà salutare per il paese e per la sua democrazia. Non penso che si arriverà ad un voto anticipato, però penso che da oggi si aprirà una nuova fase politica, magari con più partiti ma comunque con più idee da mettere sul tavolo del confronto.
Le idee di un partito sono ben visibili e valutabili, ma se le stesse idee restano relegate a delle correnti di un partito con una forte leadership, resteranno inevitabilmente astratte ed inutili per la vita concreta del paese.

Nessun commento: