lunedì 10 maggio 2010

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

L'idea di Pierferdinando Casini di formare un nuovo grande Partito della Nazione, una nuova formazione politica aperta a laici e cattolici, credenti e non credenti mi sembra che possa essere quella classica semplice intuizione che alla fine potrebbe rivelarsi geniale come sempre è avvenuto per le piccole/grandi rivoluzioni tecnico scientifiche.
Ormai oggi si fa un gran parlare di riforme o non riforme, di sistemi maggioritari o proporzionali, di governi e di opposizioni ma alla fine cosa resta? Alla fine solo chiacchiere! Tutto immutabile e quasi quasi comincio a pensare che quando Antoine Lavoisier scrisse il suo celebre postulato di chimica "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" ebbe in visione la nostra politica italiana...
Pensateci bene, guardate la politica degli ultimi 30 anni alla luce di quanto affermava Lavoisier, e poi ditemi se non è cosi!
Molti obbietteranno che molto è stato fatto che la società è cambiata eccetera eccetera eccetera.
E allora? Caspita che cambiamenti! Che società evoluta! Che politica innovativa e moderna! Che nuova moralità diffusa! Complimenti! ...Però non me ne sono accorto...
Purtroppo la politica non è chimica o matematica, e non basta fare semplici operazioni di assemblaggio, modificazione genetica o quant'altro per creare qualcosa di nuovo, assolutamente no. Ci vuole qualcosa di diverso. Qualcosa che faccia superare lo scontro ideologico che è l'origine dell'eterno immobilismo italico. E poi scontrarsi su delle ideologie già morte e sepolte è come litigare per dividersi l'eredita, questo è mio, no è mio, tu non può parlare perchè ti sei comportato così, e tu dove eri quando, e cosi via litigando...
Bisogna confrontarsi, bisogna dialogare, altrimenti non si va da nessuna parte, lo riscrivo perché non vedo soluzioni alternative: abbiamo bisogno di un moderno dialogo costruttivo perché altrimenti non andiamo da nessuna parte!
Bisogna che chi fa politica rinunci alla pretesa di essere l'unico depositario della verità, di vantarsi del potere acquisito, di abusare di questo potere a discapito della gente che è la vera titolare di diritto della politica. E' per questo che nella sua semplicità disarmante il nuovo progetto di Casini potrebbe avere una risonanza incredibile, rappresentare la nuova via per la terza repubblica, una politica meno autoreferenziale ma più concreta, perché in fondo Lavoisier aveva ragione, non abbiamo bisogno di chissà quali stravolgimenti o distruzioni, abbiamo bisogno solamente di buon senso e responsabilità sociale e forse riusciremo a trasformare veramente la nostra nazione.
Buon lavoro

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