martedì 9 marzo 2010

Bipartitismo algebrico

Che noia!
Non ce la faccio più di questa campagna elettorale condita continuamente con i soliti luoghi comuni gettati nella mischia con frasi fatte e retoriche.
Con il bipartitismo assunto a dato di fatto ma in realtà è molto di più.... direi ormai strafatto.
Tutto deve essere ricondotto con matematica precisione alle definizione di destra o sinistra, o più moderatamente di centrodestra o centrosinistra per finire con chi vuole condividere qualcosa e allora si usa l'elegante termine di un'intesa bipartisan.
C'è chi racconta a noi scettici "ma dove vivete, ormai il sistema bipartitico è un dato certo... ci sono 2 grandi partiti l'uno con il 40 l'altro con 35% e ci venite a dire che non c'è un sistema bipartico...".
E già purtroppo questa è il triste risultato di un sistema politico che si è voluto modernizzare andando ad usare lo schema anglosassone così di moda e magari da dare in pasto agli elettori per fargli credere che la politica è cambiata ed è più moderna...
Suvvia, ma vi rendete conto dell'assurdità? Ma basta fermarsi un attimo e riguardarsi con calma come è nato questo sistema bipolare in Italia per rendersi conto della sua fragilità.
Dunque, ricapitoliamo, facciamo una bella legge maggioritaria così abbiamo le base per consolidare un bel sistema bipartitico, poi cosa servono... beh.. vediamo.... ah certo 2 grossi partiti (belli grossi), allora mettiamoci al pallottoliere e contiamo, (DS + qualche Margherita) + un pò di IDV con il resto della Sinistra Massimalista..ok il primo polo di centrosinistra è fatto.
Ora passiamo al centrodestra, qui la formula dovrebbe essere più semplice, basta salire su un predellino di un automobile e scrivere sulla lavagna: (FI + AN) + Lega Nord anche qui con resti vari di destre e DC Rotondi, l'UDC? no grazie troppo centrale per la formula.
Oh! Finalmente in Italia abbiamo un sistema bipolare moderno!
Bravi, a volte penso proprio, ma come sono bravi e creativi i nostri politici. Veramente un paese rinnovato e moderno...
Alt! Fermi! C'è qualcosa che non mi quadra nella semplicità disarmante ed elementare di queste formule.
E già, la matematica, chi lo poteva immaginare che la matematica fosse all'origine dei nostri mali.
Eppure è così, per decenni la politica e i politici hanno raccattato voti a destra e manca con promesse, rose e fiori. Si è compiaciuta fino all'assunto che la politica è matematica del voto, dove ogni voto ha il suo peso e quasi aggiungerei un suo costo.
Certo però c'è un però che nella sua elementarita è di una sostanza allarmante: la politica avrà anche un suo peso matematico, ma se alla matematica non diamo un VALORE il risultato è nullo... o quasi.

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